I prezzi delle case scenderanno notevolmente già nel corso del 2020.
Oggi vogliamo iniziare l’articolo del nostro blog con una domanda da un milione di dollari: quale sarà l’andamento dei prezzi degli immobili nel 2020 in conseguenza della pandemia da coronavirus? La risposta arriva direttamente dal recente Rapporto sulla Stabilità Finanziaria della Banca d’Italia, la principale pubblicazione di analisi del settore finanziario italiano della Banca.
Secondo gli economisti di Palazzo Koch, prima della diffusione del Covid-19 il settore immobiliare europeo era ancora in una fase espansiva. In particolare, Germania e Spagna potevano contare su un aumento dei prezzi nel mercato residenziale e, anche se con ritmi più lenti, i prezzi continuavano a salire anche nel comparto non residenziale.
Purtroppo però, a causa degli effetti del coronavirus, ci sono forti possibilità che la situazione cambi radicalmente nel corso dei prossimi mesi. Gli esperti di Bankitalia arrivano addirittura a dichiarare che nel breve periodo “il peggioramento delle condizioni del mercato immobiliare potrebbe essere più rapido di quello registrato durante la crisi del 2012”.
In una prospettiva di lungo termine, invece, ossia quando saranno riassorbiti gli effetti delle misure temporanee di contenimento del contagio, le condizioni del mercato immobiliare dipenderanno sostanzialmente dalle conseguenze della pandemia sui redditi delle famiglie. Ma quali sono nel dettaglio le prospettive per il nostro Paese secondo il Rapporto della Banca d’Italia?
Iniziamo subito con un dato negativo: la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane, il cui basso livello di indebitamento rispetto ad altri Paesi è certamente un fattore di protezione, è scesa nel primo trimestre di 140 miliardi, ossia il 3,2% del suo valore alla fine del 2019. Si tratta di un dato allarmante che va ad aggiungersi a quelli relativi agli annunci online.
Su questo fronte, dalla seconda decade di marzo il numero delle abitazioni proposte per la vendita e la ricerca dei potenziali acquirenti sono drasticamente diminuiti. La tendenza riguarda in modo particolare il Nord, l’unica area dove le quotazioni alla fine del 2019 erano in lieve espansione. Ma i prezzi delle case scenderanno di molto già nel corso del 2020.
In ogni caso, tra le previsioni di Bankitalia, emerge una buona notizia: la situazione delle banche appare migliore rispetto al 2012, perché “nel caso di uno scenario avverso il rapporto tra il flusso annuale di nuovi crediti deteriorati relativo ai prestiti concessi alle imprese del settore immobiliare e il capitale delle banche italiane ritornerebbe a salire al 5,2%”.
È un valore elevato, ma molto inferiore rispetto al picco registrato dopo la crisi dei debiti sovrani dell’area euro. In ogni caso le stime sono soggette a incertezza e la probabilità che il rapporto torni ai livelli del dopo crisi 2008 non è trascurabile. Invece l’aumento dei crediti deteriorati sarebbe più contenuto per i prestiti alle famiglie, per via della maggior solidità finanziaria del settore.