L’azienda leader nel settore del collezionismo debutta nel mercato immobiliare.
Il 2020 parte con una notizia sorprendente e il nostro blog non poteva fare a meno di riportarla: Bolaffi, casa d’aste torinese con centotrenta anni di storia alle spalle nota sopratutto per la vendita di monete, francobolli, oro e diamanti fa il suo ingresso nel settore immobiliare con le aste private. Si tratta di una grande novità per l’Italia e l’Europa continentale, dove tradizionalmente le aste prevedono una trattativa con un compratore unico. Questa nuova formula di compravendita da oggi è possibile grazie all’accordo tra Bolaffi e il partner tecnico Investitalia, che hanno creato Bolaffi per gli immobili, una new company grazie alla quale sarà possibile proporre un lotto a diversi potenziali compratori in fase d’asta, permettendo di valorizzare gli immobili a un prezzo di mercato equo. In poche parole, il prezzo sarà definito dal mercato in fase di trattativa pubblica, contrariamente alle consuete trattative in cui si parte da una valutazione che difficilmente viene superata e che può contare sulle singole offerte di potenziali acquirenti, le quali nella maggior parte dei casi restano sotto la soglia.
Luigi Bolaffi, amministratore delegato della casa d’aste che non ha rivali nel settore del collezionismo, spiega come è nato il progetto raccontando che l’azienda ha intercettato una nuova esigenza del mercato: sono stati proprio i venditori di oggetti preziosi che chiedevano alla Bolaffi di occuparsi anche di immobili: da questa scintilla, dopo un anno di lavoro, è nato il nuovo business. Il vero e proprio debutto di Bolaffi nel mercato nelle aste immobiliari si avrà il 22 aprile a Torino e al momento è in lavorazione il catalogo che prevederà tra i dieci e i venti lotti. Di cosa si tratta? Immobili di pregio, ma anche case al mare, in montagna e occasioni per investimenti: parliamo di ville, appartamenti, terreni, fabbricati, negozi, box, prime case in città e seconde case. Oltretutto le aste non riguarderanno solo la vendita, ma anche di locazione di immobili. La prima asta privata curata da Bolaffi partirà per ogni lotto da una base d’asta, che sarà definita sulla base di una valutazione pubblica del bene. Inoltre prevederà un prezzo “di riserva”, che invece resterà riservato, sotto il quale non scendere.
Per partecipare all’asta bisognerà registrarsi e potranno entrare in gara anche privati che vogliono acquistare un immobile con un mutuo, mediante una convenzione in fase di definizione con un istituto di credito. I potenziali compratori, che dovranno dimostrare la propria affidabilità finanziaria, riceveranno un dossier con le caratteristiche tecniche e le informazioni che riguardano l’immobile, potranno visitarlo e se riusciranno ad aggiudicarselo sarà possibile stipulare subito un atto preliminare di vendita con un notaio. Come funzionerà l’iter nel dettaglio? Bolaffi per gli immobili selezionerà le unità immobiliari, le verificherà, preparerà il fascicolo, lo promuoverà con iniziative di marketing, lo farà vedere agli interessati e organizzerà l’asta, che metterà in competizione dal vivo tutti gli aspiranti compratori. Definito il vincitore che avrà offerto la cifra più alta, si passerà alla stipula del preliminare. In questo modo il venditore e l’acquirente avranno la certezza che l’immobile sarà stato aggiudicato al giusto valore di mercato. Le commissioni? Andranno dal 2% al 5% e saranno scaglionate.
Come abbiamo detto all’inizio, l’esperimento di Bolaffi non ha precedenti nel nostro Paese: attualmente esistono situazioni simili solo nel mercato anglosassone, in particolare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. L’obiettivo dell’azienda è diventare un punto di riferimento in Italia, anche se in una prima fase il mercato di riferimento sarà quello di Torino, sede di Bolaffi e di Investitalia, che registra importanti segnali di interesse da parte dei grandi fondi specialmente nel settore commerciale. Senza contare che gli ultimi dati delineano un bilancio piuttosto positivo per il capoluogo piemontese, con le abitazioni che nel terzo trimestre 2019 vedono i costi in risalita del +1,1% e che a dicembre registrano un prezzo di 1.713 euro al metro quadro. In ogni caso sul sito di Bolaffi si legge che “non ci saranno confini geografici” e “le aste potranno riguardare anche altre zone del Paese”. Inoltre, se queste ultime all’inizio si svolgeranno nella storica sede della casa d’aste a Torino, non è escluso che in determinate occasioni si terranno direttamente sul posto, ossia nell’immobile messo in vendita.
Se le aste della new company saranno rivolte a un pubblico trasversale, Bolaffi e Investitalia stanno lavorando anche alla creazione di un premium network di venditori e compratori preselezionati che richiedono massimo riserbo e possono contare su una notevole capacità di spesa. A questi clienti, che di norma trattano grandi pezzi da collezione e che saranno profilati in base alle varie esigenze, sarà assicurata una trattativa privata. Il comunicato stampa di Bolaffi spiega che si tratta di una soluzione per chi desidera “vendere in modo riservato ed esclusivo senza far sapere che l’immobile è sul mercato e al contempo accedendo ad acquirenti di alto profilo con importanti disponibilità”. Bolaffi per gli immobili da oggi propone anche un servizio di consulenza immobiliare che include valutazione, gestione patrimoniale, progetto di reddito, analisi di fattibilità, scouting, ma anche operazioni finalizzate a una futura compravendita, alla valorizzazione del portfolio o per fini ereditari. In questo modo la casa d’aste diventa partner di notai, avvocati e curatori fallimentari che si occupano di immobili.