+3,3% per l’elettricità e -6,7% per il gas. Le proteste delle associazioni.
Nel nostro blog affrontiamo di consueto tematiche legate al settore dell’immobiliare, ma in senso più ampio ci occupiamo anche di tutto ciò che riguarda il concetto di abitare. Per questo oggi parliamo dell’ultimo aggiornamento dell’Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente (ARERA) per quanto riguarda le stime dei prezzi delle bollette di luglio. Mentre durante i mesi di lockdown si è avuto un ribasso delle tariffe di luce e gas, per luglio si prevede che i prezzi dell’elettricità aumenteranno del 3,3% e che quelli del metano scenderanno del 6,7%.
Per quanto riguarda la luce, le famiglie italiane dovranno fare i conti con un lieve rincaro. Nel dettaglio, il prezzo di riferimento per una famiglia con consumi medi di 2.700 kilowattora l’anno e una potenza impegnata di tre kilowatt è di 16,61 centesimi di euro per kilowattora. Secondo ARERA la risalita rispetto al trimestre precedente dipende dall’aumento dei costi di dispacciamento, ossia quelli per il funzionamento e per l’equilibrio del sistema: questi tendono a crescere nei periodi di basso consumo, durante i quali serve una maggiore movimentazione degli impianti nel mercato per il servizio di dispacciamento. In breve, l’aumento del prezzo dell’elettricità è dovuto al fatto che il lockdown, riducendo la domanda di energia elettrica, ha contribuito ad aumentare il bisogno di risorse per il dispacciamento.
Per quanto riguarda il servizio di maggior tutela, che garantisce l’erogazione dell’elettricità e del gas alle condizioni economiche e contrattuali stabilite proprio dall’ARERA, oscillano soprattutto i costi di approvvigionamento, pari a 4,31 centesimi, che sono in rialzo del 13% rispetto al secondo trimestre. Ad aumentare lievemente sono anche l’Iva e le accise (pari a 2,32 centesimi) rispetto al trimestre precedente (2,28 centesimi). Invece i costi restano uguali a quelli del trimestre precedente per quanto riguarda le altre voci di spesa, quali la commercializzazione, il trasporto, la gestione del contatore e gli oneri di sistema.
Come abbiamo accennato, mentre i prezzi dell’elettricità aumentano, quelli del gas diminuiscono: infatti in bolletta a luglio ci sarà un calo del 6,7%, pari a 60,22 centesimi. Questa riduzione del prezzo è dovuta alla riduzione dei costi di approvvigionamento e quindi al calo della spesa per la materia del gas naturale (-7%). Se però da un lato scendono i prezzi per l’approvvigionamento del gas e per le attività connesse (-25,3%), dall’altro aumentano i costi per i servizi di trasporto e di gestione del contatore, senza contare l’esborso rimasto perlopiù invariato per le altre voci.
L’Unione Nazionale Consumatori ha definito l’aumento della spesa per l’elettricità una cattiva notizia. Secondo le sue stime, le nuove tariffe definite dall’ARERA porteranno per una famiglia tipo a un rincaro di 10 euro per l’elettricità e a una flessione di 74 euro per il gas su base annua. Ma l’UNC afferma che se “il calo del prezzo del riscaldamento è un risparmio solo ipotetico, visto che nei prossimi tre mesi i caloriferi sono spenti in tutta Italia, sui bilanci delle famiglie peserà solo il rialzo della luce”. Inoltre secondo l’associazione la notizia è ancora peggiore, poiché bisogna tenere presente che nei mesi estivi si registrano i picchi annuali per i consumi di elettricità dovuti all’uso massiccio dei consumatori.
Ma l’UNC non è l’unica associazione a protestare. Anche il Codacons fa notare in una nota come l’incremento della luce avvenga “proprio in corrispondenza dei maggiori consumi elettrici da parte delle famiglie, e avrà un impatto non indifferente sulle tasche dei consumatori, smentendo categoricamente quelle associazioni che avevano diffuso dati sballati circa risparmi record sulle bollette degli italiani nel corso del 2019″. Sempre secondo il Codacons, sul fronte del gas stiamo assistendo a una ulteriore crescita della tassazione, poiché tra oneri di sistema e imposte il 44,03% di una bolletta è determinato dalle tasse (era il 42,04% nel trimestre precedente). L’associazione fa notare anche come alla luce delle ultime variazioni tariffarie siamo ancora lontani dal recuperare gli aumenti da record registrati l’anno scorso, quando le famiglie hanno subito un aumento dell’11,12% per la luce e del 13,67% per il gas.