Il mercato florido degli immobili di pregio.
Benvenuti sul nostro blog, che oggi si focalizza su un settore di nicchia del mercato immobiliare, ma non per questo irrilevante: quello degli immobili di lusso. In cosa consistono? E chi sono gli acquirenti di queste abitazioni, tanto uniche quanto richieste?
Iniziamo col rispondere alla prima domanda. In questo ci aiuta il Decreto Ministeriale n. 1072 del 2 agosto 1969. In breve, gli immobili di lusso si distinguono anzitutto per l’ubicazione, per le dimensioni di almeno 160 mq, per la privacy e per le finiture. Ma oggi anche per i sistemi di sicurezza avanzati.
Sono composti da almeno due bagni di cui perlomeno uno en-suite, prevedono uno spazio esterno, una zona giorno con saloni di rappresentanza, un’ampia cucina e una camera matrimoniale con spaziosa cabina armadio.
Si tratta di aspetti curati specialmente nelle nuove costruzioni, che si caratterizzano anche per le tecnologie all’avanguardia come i sistemi di domotica, per la classe energetica e per gli spazi dedicati al relax e al benessere, come fitness room, saune o bagni turchi.
Chi può permettersi di acquistare un immobile di pregio però non sceglie necessariamente un immobile di nuova costruzione, anzi! In molti sono attratti da abitazioni d’epoca con affreschi, travi a vista e scalinate importanti, magari con affacci su piazze o monumenti.
Ma vediamo cosa scrive esplicitamente la legge. Si definiscono “case di lusso”:
“1. Le abitazioni realizzate su aree destinate dagli strumenti urbanistici, adottati od approvati, a “ville”, “parco privato” ovvero a costruzioni qualificate dai predetti strumenti come “di lusso”.
2. Le abitazioni realizzate su aree per le quali gli strumenti urbanistici, adottati od approvati, prevedono una destinazione con tipologia edilizia di case unifamiliari e con la specifica prescrizione di lotti non inferiori a 3000 mq., escluse le zone agricole , anche se in esse siano consentite costruzioni residenziali.
3. Le abitazioni facenti parte di fabbricati che abbiano cubatura superiore a 2000 mc. e siano realizzati su lotti nei quali la cubatura edificata risulti inferiore a 25 mc. v.p.p. per ogni 100 mq. di superficie asservita ai fabbricati.
4. Le abitazioni unifamiliari dotate di piscina di almeno 80 mq. di superficie o campi da tennis con sottofondo drenato di superficie non inferiore a 650 mq.
5. Le case composte di uno o più vani costituenti unico alloggio padronale avente superficie utile complessiva superiore a mq. 200 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine) ed aventi come pertinenza un’area scoperta della superficie di oltre sei volte l’area coperta.
6. Le singole unità immobiliari aventi superficie utile complessiva superiore a mq. 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine).
7. Le abitazioni facenti parte di fabbricati o costituenti fabbricati insistenti su aree comunque destinate all’edilizia residenziale, quando il costo del terreno coperto e di pertinenza supera di una volta e mezzo il costo della sola costruzione.”
Inoltre, sono considerate di lusso le abitazioni che vantano una combinazione di almeno quattro caratteristiche tra cui: ampia superficie, grandi terrazze o balconi, numerosi ascensori o montacarichi, scale di servizio aggiuntive, materiali di finitura pregiati, soffitti molto alti, piscine o campi da tennis.
Per quanto riguarda gli acquirenti, secondo un recente studio si tratta di un target alto spendente immune a qualsiasi crisi e costituito da una considerevole quota di stranieri: vista l’elevata disponibilità di spesa, questi clienti hanno molte pretese e, consapevolmente o meno, creano vere e proprie nicchie all’interno delle città.