Il 17,8% degli acquirenti compra un immobile per investimento.
Come sapete, sul nostro blog trovate sempre le ultime notizie e i trend più interessanti che riguardano il settore immobiliare. E oggi vi aggiorniamo su una tendenza che caratterizza il mercato degli ultimi anni: l’aumento degli investimenti negli immobili ad uso abitativo. Secondo una recente analisi, in Italia nei mesi precedenti al coronavirus la percentuale di acquisti di immobili per investimento era pari al 17,8%. L’indagine si basa su un campione di 20.600 compravendite effettuate nel secondo semestre del 2019.
In modo particolare, gli investimenti immobiliari hanno registrato un’impennata considerevole dal 2015 al 2019, passando in questi anni dal 16,4% al 17,8%. Il motivo? Molto probabilmente questa crescita è dovuta al fatto che gli investimenti finanziari tradizionali, anche noti come mobiliari, rendono pochissimo o comunque sono molto insicuri. Ma quali sono le soluzioni preferite dagli italiani? Come abitazione principale, la tipologia di immobile più richiesta è il trilocale, con una percentuale del 37,1%.
Al secondo posto ci sono le soluzioni indipendenti e semi-indipendenti, con il 20,7% delle preferenze rispetto al 16,2% del secondo semestre del 2018. Invece i quadrilocali si fermano al 19% e i bilocali al 16,3%. Nel dettaglio la domanda si concentra sempre più su villette, ville, case indipendenti e semi-indipendenti: è una tendenza osservata specialmente durante la pandemia, che potrebbe caratterizzare anche i prossimi mesi. Infatti nelle ultime settimane si registrano richieste che vedono un crescente interesse nei confronti di case con spazi esterni o con maggiori metri quadrati.
Come abbiamo visto, negli ultimi cinque anni la percentuale di acquisti immobiliari a fini di investimento ha presentato una crescita costante. Ma se il 17,8% delle compravendite ha riguardato proprio gli investimenti immobiliari, in cosa consistono le altre transazioni? A livello nazionale, il 76,1% di queste ultime è relativo all’abitazione principale, mentre nel 6,1% dei casi si tratta di case vacanza. Nel caso di chi compra casa per investimento, la scelta si orienta principalmente sul bilocale (34,8%) seguito dal trilocale (28,1%).
E dopo avere compreso quali abitazioni prediligono gli italiani, a questo punto andiamo ad analizzare le tipologie di acquirenti che hanno comprato immobili nel secondo semestre del 2019. Nel 54,3% dei casi si tratta di persone con un’età compresa tra i 18 e i 44 anni e nel 22,6% dei casi di persone tra i 45 e i 54 anni. Man mano che le fasce di età crescono, le percentuali scendono: infatti nel 14,1% dei casi gli acquirenti hanno un’età compresa tra i 55 e i 64 anni, mentre chi ha più di 65 anni rappresenta il 9,1% di chi compra casa.
A comprare un’abitazione nel periodo di riferimento sono state specialmente le coppie e le coppie con figli, che rappresentano il 71,2% del campione. La quota di acquirenti single invece è decisamente più bassa e si attesta al 28,8%. In ogni caso, il valore è aumentato rispetto al secondo semestre del 2018, quando la percentuale di acquirenti single era del 27,4%. La ragione del cambiamento sta nel fatto che la maggiore facilità di accesso al credito dà anche ai monoreddito la possibilità di poter acquistare un’abitazione.
Passando dagli acquirenti ai venditori, lo studio mostra come nel secondo semestre del 2019 la maggior parte dei proprietari, ossia il 44,3%, ha venduto i propri immobili per reperire liquidità. Al secondo posto c’è chi ha venduto casa per migliorare la propria qualità abitativa, con una percentuale del 42,6% contro quella del 36,1% del secondo semestre del 2018. Infine, il 13,1% dei proprietari ha optato per la vendita in quanto si è trasferito in un altro quartiere oppure in un’altra città per diversi ordini di motivi.
Alle opportunità che arrivano dal mercato si aggiungono anche quelle offerte dai social, grazie ai quali è diventato molto più semplice e accessibile partecipare a corsi di formazione che permettono di imparare a investire nel settore immobiliare. Grazie al digitale, infatti, oggi è possibile entrare in contatto con professionisti che hanno ricavato almeno centinaia di migliaia di euro dalle loro operazioni immobiliari grazie ad anni di esperienza sul campo.