A luglio e ad agosto i grandi del mattone hanno investito 1,5 miliardi sull’Italia.
Bentornati sul nostro blog, che oggi fotografa il mercato immobiliare dal punto di vista degli investimenti da parte dei big esteri del mattone. Luglio e agosto si sono caratterizzati per volumi di investimento di circa 1,5 miliardi di euro da parte di gruppi internazionali che spesso manifestano la volontà di radicarsi nel nostro Paese.
Primo esempio tra tutti? L’affare chiuso da Goldman Sachs, che riguarda alcuni immobili del fondo Anastasia di Prelios Sgr passati nel nuovo fondo Cristoforo, sempre gestito da Prelios Sgr e partecipato indirettamente da Goldman Sachs. Il valore del portafoglio immobiliare è di oltre 250 milioni di euro ed è composto da tre immobili ad uso uffici su Roma e Milano.
In particolare, gli immobili di Roma situati in via Di Dono e via Cristoforo Colombo sono affittati rispettivamente a un importante organismo internazionale che fa parte delle Nazioni Unite e a uno dei maggiori gruppi editoriali italiani. L’immobile di Milano è la sede di Rcs Mediagroup di via Rizzoli. Goldman Sachs, che attualmente ha messo in vendita alcuni immobili a uso ufficio in corso Vittorio Emanuele, ha acquistato perciò core asset da tenere a reddito.
Di rilievo è anche la gara che si è chiusa per il Palazzo dell’Informazione di Milano, in piazza Cavour. Il palazzo, parte del portafoglio del fondo Atlantic 1 gestito da Dea Capital Real Estate Sgr e con azionista Blackstone quasi al 40%, è stato ceduto alla famiglia Rovati per il controvalore di 175 milioni di euro. Entro la fine del 2019 si avrà la stipula del contratto definitivo di compravendita.
Tra le operazioni appena concluse c’è anche quella di Kryalos Sgr, che ha acquisito un immobile di oltre 21.000 metri quadri da riqualificare completamente in viale Regina Giovanna 29 a Milano. Valore dell’operazione? 50-60 milioni di euro. La Sgr guidata da Paolo Bottelli ha acquistato anche 45 centraline telefoniche da un fondo riservato gestito da Dea Capital Real Estate Sgr. Il tutto per 40 milioni di euro.
Nel dettaglio, le centraline telefoniche occupano una superficie di circa 60.000 mq e sono state apportate al fondo Polvanera di nuova costituzione, che sarà investito per lo più in immobili a destinazione centraline telefoniche, industriale e uffici localizzati sul territorio nazionale.
Un’altra grande operazione è quella di Orion sugli outlet di Arcus, società immobiliare che fa capo all’imprenditore Antonio Percassi. Quest’ultimo è celebre per il suo impero, che va dall’Atalanta ai gruppi cosmetici Kiko e Madina fino alle calzature Vergelio, senza contare che sviluppa le reti di vendita di marchi internazionali del calibro di Lego e Starbucks.
I tre outlet sono il Sicilia Outlet Village di Enna inaugurato alla fine del 2010, il Torino Outlet Village di Settimo Torinese aperto a marzo del 2017 e il Roma Outlet Village di Soratte, oltre a una parte dell’OrioCenter. Valore totale: circa 500 milioni di euro. Infine, sempre nell’ambito degli outlet, Nuveen ha ceduto al gruppo tedesco Dws il Barberino Designer Outlet di Firenze per 200 milioni di euro.