I grandi portali immobiliari svolgono oggi più che mai un ruolo dominante ma qualcuno sta ipotizzando altre e migliori forme di relazione tra agenzie e clienti.
Fino ad oggi, chi cerca casa si rivolge quasi esclusivamente, almeno in una prima fase conoscitiva e informativa alle ricerche dell’immobile desiderato sui vari portali immobiliari. Questi portali naturalmente non si limitano a elencare gli immobili in vendita ma nel tempo si sono arricchiti di funzioni di ricerca sempre più intuitive, offrendo al contempo alle agenzie immobiliari possibilità di integrazione e gestione dei propri annunci sempre più sofisticate.
Semplificando notevolmente il contesto in cui ci troviamo oggi, la crescita esponenziale dei portali immobiliari ha assecondato il nuovo paradigma del marketing che vede il cliente al centro di ogni strategia: un cliente che rivendica la propria autonomia e centralità, ricercando sul web ciò di cui ha bisogno, in base alle proprie specifiche esigenze.
In quest’ottica i portali immobiliari, ponendosi come una sorta di sofisticati accentratori dell’offerta disponibile, prima polverizzata e frammentata, hanno reso la ricerca della casa più semplice più intuitiva e certamente più consapevole e ricca di informazioni.
Secondo i dati del 2018, rielaborati da similarweb.com riportati da coachimmobiliare.it, il primo portale immobiliare in Italia è immobiliare.it, seguito da casa.it e idealista.it che si sta guadagnando a suo di traffico posizioni sempre più vicine ai due top. Un ottima analisi della situazione attuale la potete trovare in questo articolo di coachimmbiliare.it
Questa la fotografia della situazione attuale. Come sempre accade però nessuna situazione, seppure funzionale e utile rimane immutabile, le modalità e le abitudini di acquisto degli utenti si modificano continuamente, influenzate esse stesse dagli strumenti in uso e dal sorgere di nuovi bisogni e nuove aspettative che tali strumenti non sono appunto in grado di soddisfare.
Alcuni importanti gruppi d’oltreoceano, forse più sensibili alle nuove richieste dell’utenza e più motivati a minare la posizione dominante dei grandi portali immobiliari cominciano a muoversi in direzioni diverse: la sfida ai portali immobiliari è quindi cominciata.
La notizia è recente: Keller Williams, network internazionale del mercato immobiliare ha acquisito SmarteAgent piattaforma mobile che si connette a più di 650 servizi di MLS (Multiple Listing Service).
L’intento di Keller Williams è chiaro: porsi come nuovo attore di spicco tra i grandi big. Per farlo nel 2019 lancerà una app che, almeno nelle intenzioni, darà più peso al ruolo dell’agente immobiliare favorendo la relazione con il cliente. L’utente grazie ad una serie di quesiti specificherà e qualificherà la propria richiesta, esprimerà il suo gradimento nei confronti delle soluzioni che gli verranno mano a mano proposte e l’algoritmo della app apprenderà al fine di offrire i risultati più aderenti ai desideri dell’utente.
La sfida ai portali immobiliari è una realtà e a prescindere da quali saranno i nuovi attori, la cosa più interessante è le modalità con cui questi nuovi attori si pongono per scalare il dominio dei big.
Alla fine, gli strumenti possiamo facilmente individuare gli strumenti con cui questo cambiamento verrà realizzato:
- Ancora una volta (e più di prima) il cliente deve essere al centro: non più fornendogli più informazioni possibili ma solo le informazioni e i servizi che a lui interessano, sulla base delle sue scelte. Quello a cui si deve mirare è una relazione “tailor made” con il cliente.
- Il machine learning (tramite algoritmi che seguano il cliente) e la personalizzazione degli strumenti: in questo senso assoluta precedenza alle piattaforme mobile, le uniche in grado di seguire il cliente ovunque nel suo quotidiano, nelle sue preferenze e nel suo stile di vita.