I sei grandi problemi derivanti dai limiti di zona.
Questa volta il nostro appuntamento settimanale è dedicato agli agenti immobiliari che, lavorando per i franchising, sono vincolati dai limiti di zona. Capiamo insieme tutti gli aspetti legati a questa condizione.
Il primo grande problema riguarda la permuta: se il cliente che vende casa ha un immobile in un’altra zona, l’agente non può trattarlo. La conseguenza è la perdita del cliente stesso.
Inoltre, il cliente fidelizzato dall’agente immobiliare potrebbe trovarsi male con un professionista di un’altra zona e protestare proprio con l’agente con cui ha avuto il primo contatto.
Poi c’è il fatto che spesso le agenzie in franchising tendono a non collaborare tra loro, quindi l’agente preferisce tenere per sé la richiesta per non darla a professionisti di altre zone.
Ancora, l’agente immobiliare che si focalizza su un territorio limitato non ha la visione d’insieme del mercato immobiliare di una città e non riesce a orientarsi nelle altre zone, di cui non matura nessuna esperienza diretta.
Un altro problema è che un agente che viene visto lavorare in una zona al citofono e con il porta a porta solitamente viene evitato dai potenziali clienti, che si sentono infastiditi dalle sue continue richieste.
Infine, ma è un aspetto molto importante da considerare, l’agente immobiliare che lavora in un’unica zona ha naturalmente un bacino di utenza molto ristretto, che si traduce in un numero limitato di clienti.
C’è però un aspetto positivo nell’avere una zona di riferimento ristretta: la conoscenza molto dettagliata del territorio in termini di servizi, potenzialità e difetti.
In conclusione, bisogna fare molta attenzione nella scelta dell’agenzia per la quale lavorare, in base alle proprie caratteristiche personali e al grado di autonomia che si desidera. Inoltre, anche il cliente deve scegliere attentamente l’agenzia alla quale affidare il proprio immobile da vendere, a seconda del tipo di servizio che vuole ottenere.