L’unione tra real estate e nuove tecnologie come opportunità per agenti e clienti.
Benvenuto all’appuntamento con il nostro blog, che questa settimana è dedicato al proptech. Si tratta di un neologismo che fonde le due parole property e technology, definendo le nuove tecnologie applicate al real estate, che sta cambiando radicalmente l’identità delle agenzie immobiliari e il modo di vendere, gestire e comprare casa.
Nel dettaglio, la parola proptech nasce nel 2014 nel Regno Unito e include le soluzioni digitali nell’ambito della progettazione, costruzione, gestione e commercializzazione degli immobili.
Si tratta di un settore in forte crescita sopratutto negli USA e in UK, che punta ai 5 miliardi di giro d’affari globale. Più precisamente, si stima che il proptech otterrà a livello mondiale 4,5 miliardi di dollari di investimenti l’anno entro il 2020.
Secondo l’osservatorio Proptech Monitor del Politecnico di Milano, in Italia sono presenti circa 50 attori attivi, concentrati soprattutto nel nord del Paese, contro gli 89 della Svizzera, i 155 della Germania e gli oltre 200 della Gran Bretagna e della Spagna.
Nonostante i numeri italiani siano inferiori rispetto a quelli di altre nazioni, sono sempre di più le agenzie immobiliari online che anche da noi offrono, oltre alla presenza sul territorio, una serie di servizi digitali e applicazioni social utili sia per gli agenti che per i clienti.
In particolare, quando la crisi del mercato immobiliare italiano è finita, gli agenti immobiliari si sono trovati davanti a due nuovi problemi: l’aumento delle compravendite tra privati mediante alcuni portali online e lo stress procurato ai consumatori negli anni da tutti i venditori telemarketing e porta a porta.
Per fronteggiare il conseguente fenomeno della disentermediazione, diversi attori hanno deciso di rilanciare il vecchio modello di agenzia immobiliare con un nuovo concept di agenzia che fa uso delle nuove tecnologie e dei social per riconquistare la fiducia e la soddisfazione del cliente.
Quest’ultimo nel 2019 sul web ha accesso a strumenti sempre più sofisticati, come emerge dalle relazioni dell’evento organizzato a Milano da Boston Consulting Group, dedicato alla digitalizzazione del mercato immobiliare. Specificamente, nel 2018 il digital in Italia vede, su 59,33 milioni di abitanti, 43,31 milioni di utenti Internet e 34 milioni di utenti attivi sui social media.
Sono numeri che aiutano a comprendere la direzione del mercato e di quelle agenzie che sono state in grado di diventare alla portata di tutti i fruitori. Se questi ultimi, attraverso il proprio smartphone, possono accedere a numerosi servizi, dal canto loro le agenzie hanno a disposizione strumenti che semplificano di molto il lavoro di ogni giorno.
Alcuni esempi? Software di valutazione del prezzo basati sui big data, annunci con tour virtuali a 360 gradi, app per gestire il calendario delle visite all’immobile e per l’aggiornamento in tempo reale quando si ricevono proposte di vendita.
Non solo: online è possibile ricevere una valutazione gratuita senza subire lo stalking del classico agente immobiliare e senza rinunciare ai servizi di alto livello offerti dai grandi network. Basta lasciare i propri contatti e i dati relativi all’immobile attraverso landing page, moduli o chat-bot, contando sull’assistenza dell’agenzia in tutte le fasi, fino all’atto notarile di compravendita.