Tutte le spese da affrontare per l’acquisto di un immobile.
Benvenuto al nostro appuntamento settimanale. Quando si affronta l’acquisto di una casa, oltre alla provvigione dell’agenzia immobiliare ci sono diverse spese che spesso non vengono tenute in considerazione. Capiamo insieme quali sono.
Conformità catastale e urbanistica. Prima di tutto bisogna verificare che l’immobile non presenti abusi, in quanto non tutto è sanabile. Premettendo che le spese per eventuali difformità sono a carico del venditore e da sostenere prima dell’atto definitivo, può accadere che l’acquirente in fase di trattativa, in accordo con il proprietario, decida di sanare di tasca propria gli illeciti.
Contratto preliminare, volgarmente compromesso. È l’accordo con cui le parti si impegnano a stipulare un futuro contratto di vendita. Se prima dell’atto notarile si sceglie di sottoscrivere un contratto preliminare di compravendita, bisogna prevedere i costi relativi alla sua registrazione: 200€ di imposta fissa e lo 0,5% sulle caparre versate a titolo d’imposta di registro e recuperabili il giorno dell’atto, oltre a 2 marche da bollo da 16€.
Mutuo ipotecario. Per chi voglia acquistare casa attraverso un mutuo, questo prevede quattro tipi di costi bancari: la spesa per la perizia, le spese di istruttoria che dipendono dall’istituto di credito e l’imposta sostitutiva, più vantaggiosa per l’acquisto di una prima abitazione rispetto a quello di una seconda casa. Infine l’atto di mutuo che stipulerà il notaio, il cui costo sarà proporzionale al valore dell’ipoteca.
Atto pubblico di compravendita, comunemente rogito. L’atto di compravendita prevede spese notarili da affrontare. Non c’è una regola precisa che ne stabilisca il costo, ma un range di spesa che dipende dal valore dell’immobile, dalla città e dallo studio notarile. In ogni caso è bene valutare diversi preventivi per trovare la soluzione più conveniente.
Imposte sull’acquisto della casa. La prima è l’imposta di registro, se la compravendita è tra soggetti privati. C’è distinzione tra l’acquisto di una prima o di una seconda casa: nella prima eventualità ci sono delle agevolazioni per l’acquirente, ovvero l’imposta è pari al 2% sul valore catastale. Nel caso di acquisto di una seconda casa o di una casa di lusso, l’imposta è pari al 9%. Poi c’è l’imposta ipotecaria, per la trascrizione dell’atto nei registri immobiliari. Infine va considerata l’imposta catastale, per trascrivere il nome del nuovo proprietario all’Agenzia del Territorio. Nel caso in cui si compri da un’impresa costruttrice si applicherà invece l’IVA, al 4% sul valore di acquisto in caso di prima casa o del 10% in caso di seconda.
Ristrutturazione. Nel caso in cui l’immobile risulti obsoleto o non di proprio gradimento, vanno considerati anche i costi per le opere di ristrutturazione: si può trattare di lavori più semplici, come imbiancare casa, oppure più complessi, che ad esempio prevedono la necessità di ponteggi o l’ampliamento della superficie dell’immobile.